Esteri (Giovedì, 9 ottobre 2025) — Nella notte tra l’8 ed il 9 ottobre, Israele e Hamas hanno raggiunto un’intesa su quella che è la “prima fase” del piano di pace proposto dagli Stati Uniti. Il premier Netanyahu ha dichiarato: “Tutti gli ostaggi saranno riportati a casa. È un grande giorno per Israele“.
A seguito della firma della bozza finale della fase uno, che è stata firmata, come riporta Sky Tg24, questa mattina in Egitto, entrerà in vigore, tra 24 ore, il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, mentre la liberazione degli ostaggi in mano ad Hamas e Israele dovrebbe avvenire nelle prossime 72 ore.
Dopo l’annuncio della firma, tra le strade di Gaza è esplosa una vera e propria festa, con i palestinesi sopravvissuti riversatisi nelle strade circondate da macerie esultanti. Hamas ha dichiarato che l’accordo determina il ritiro delle IDF, l’ingresso di aiuti e lo scambio di prigionieri. Tuttavia il ritiro dell’esercito israeliano sarà solo parziale perché l’idf resterà nel 53% della Striscia.
di Luca Salera
Secondo le mappe disegnate dal piano Trump, l’Idf dovrebbe indietreggiare dietro la “linea gialla“, ossia da 1,5 km a oltre 5 dentro il confine della Striscia a seconda della profondità delle zone di Gaza. Previsto il ritiro da Gaza City e dalle altre città, fatta eccezione per Rafah che Israele ritiene punto d’ingresso di armi per Hamas. Il portavoce dell’ufficio di Netanyahu ha specificato che l’esercito di Tel Aviv manterrà il controllo di circa il 53% della Striscia.
Restano ancora dei nodi da sciogliere. Per la fase due serviranno altri negoziati finalizzati necessari per sciogliere diversi punti cruciali. Oltre ad un ulteriore indietreggiamento dell’Idf dietro la “linea rossa“, c’è l’istituzione di una “zona cuscinetto” lungo il confine tra la Striscia ed Israele.
Il piano USA prevede la creazione di un’amministrazione provvisoria internazionale a guida americana, con la partecipazione di Paesi arabi e dell’ex premier Gb Tony Blair. Tuttavia su questo punto dell’accordo Hamas ha bocciato qualsiasi amministrazione straniera o occidentale, mentre sarebbe aperto ad un governo tecnico palestinese “sotto l’egida dell’Anp”, garantito dai Paesi arabi e musulmani. Andranno inoltre discussi i punti relativi al disarmo di Hamas e quello relativo alla creazione di una Forza Internazionale di stabilizzazione con partner arabi ed internazionali.
Last modified: Ottobre 9, 2025









